“i Rioni dell’arte”, progetto attivato nel corso dell’anno 2008 fino a tutto il 2013, si pone come logica conseguenza del progetto Artoteca di Aporema onlus (organizzazione non lucrativa).
L’intento della riflessione operativa di Aporema onlus, è di far distinguere all’allievo la reale percezione di essere in un gruppo, cui opera come sistema di analisi del pensiero dell’artista e non mero realizzatore di un progetto pre – costituito. La metodologia operativa adottata, non è di subalternità del discente nell’organizzazione del lavoro creativo – progettuale, bensì di partecipazione, attraverso la discussione di gruppo e l’uso di esercitazioni concrete, atte a costruire quei collegamenti in ed out del pensiero progettuale come impresa, individuale e collettiva. Attivando, così, le pratiche proprie di decision making necessarie per realizzare un’opera, che, proprio per la qualità del percorso strutturato, acquista carattere di “opera ibrida”.
Le finalità procedurali di ambedue le strutture progettuali sono, di operare in territori socio – educativi a rischio degrado; il fare come strumento cognitivo autonomo; riformulazione della didattica dell’arte, questa come possibile “motore di cambiamento”; l’artista in classe, che elabora e realizza con i ragazzi un’opera ibrida; la presenza di un operatore, cerniera, tra il mondo della scuola, o meglio degli alunni, ed il produrre sapere, dell’arte contemporanea; coinvolgimento in – formativo, operativo, dei docenti; realizzazione e conservazione del prodotto esecutivo all’interno della scuola. In breve, la scuola come museo – laboratorio.
“i Rioni dell’arte” nello specifico implementa altri aspetti, quali, superare la logica frammentaria del concetto di progetto, per passare al concetto di “insieme”. Con l’artista “adotta una classe”, si rendono responsabili i soggetti portatori di creatività, a costruire interventi educativi territoriali dinamici. Innestarsi nel piano dell’offerta formativa della scuola, quale possibile momento per approfondire alcuni aspetti della didattica. Questa vista in una differente ottica che impianta la scuola come fulcro laboratoriale di idee all’interno del territorio dove insiste. Non più ‘contenitore’ dell’insegnamento, ma ‘diffusore’ dell’apprendimento. Cioè volto ai processi del ”far apprendere“.
In questa dinamica si innesta il procedimento operativo de “i rioni dell’arte”; vale a dire costruire interazioni col territorio della città, del quartiere, del ‘rione’ appunto, visto come viaggio emotivo di appartenenza ad esso. Con la sua storia, recente e remota, proiettarla in un futuro intelligibile, condivisibile, proprio perché, applicabile in un nuovo contratto sociale – formativo comune.
Infine, l’oggetto educativo, al quale Aporema onlus, si attiene, riflette un nuovo senso di sacrificio, col quale veicolare quella intuizione di economia sostenibile. Questa potenzialmente insita in ogni soggetto sociale. Il compito, primo ed ultimo, è quello, così, di coinvolgere a partecipare coloro che possiedono risorse complementari finalizzate alla costituzione di organismi cooperativi che promuovano la diversificazione delle forme e delle sostanze dell’apprendere condiviso.